Attraverso un intervento discreto e rigoroso di architettura e di ingegneria di alto livello tecnologico, il progetto esecutivo dà corpo a quello museologico indicando le soluzioni tecniche più adatte per raggiungere i seguenti obbiettivi: il raddoppio della capacità espositiva del Museo con l’estensione della Galleria al piano nobile dell’edificio, la godibilità, lungo i nuovi spazi acquisiti con il trasferimento dell’Archivio di Stato, di opere finora non accessibili al pubblico in una sequenza più meditata e misurata, la trasformazione del complesso vasariano in un organismo omogeneo per funzioni e destinazioni.
L’insieme degli interventi sulla fabbrica vasariana sviluppa il progetto museologico operando scelte precise sui criteri di restauro e sulla riorganizzazione funzionale degli spazi. Con l’ampliarsi delle aree espositive al piano nobile e l’uscita del nuovo percorso museale si sono riconsiderate e riorganizzate tutte le funzioni di servizio direttamente connesse al Museo: i luoghi di studio e i laboratori, i depositi, i servizi per il personale impegnato nella gestione e per il pubblico che hanno finalmente trovato una più congrua e dignitosa collocazione. La grande opportunità offerta dalla stesura di un progetto organico esteso all’intero complesso vasariano ha consentito soluzioni anche di rottura con gli assetti in qualche modo storicizzati.